ILLUSTRISSIMO
JAVIER JAÉN
LO SGUARDO INTERNAZIONALE
DI ILLUSTRI FESTIVAL
Questa mostra consolida il rapporto tra Illustri e Gallerie d’Italia Vicenza che, anche in questa sesta edizione del Festival, si conferma il luogo dove va in scena lo sguardo internazionale di Illustri.
Quando abbiamo deciso di dare un tema a questa edizione di Illustri Festival, scegliendo “Disegnare la complessità”, ci è venuto quasi spontaneo pensare a Javier Jaén come Illustrissimo 2024. Essere illustratori ha, oggi più che mai, molto più che a fare con il saper guardare il mondo e interpretarne la complessità che non con il semplice saper disegnare.
In questo senso abbiamo pensato che Jaén, che da sempre usa infiniti linguaggi diversi - dalla grafica alla fotografia, dal video all’illustrazione - fosse perfetto per aiutarci a raccontare la
complessità che ci circonda. Perché - per dirla con Alessandro Baricco - lo sforzo che dobbiamo fare è quello di “imparare a pensare l’impensabile, abbandonando le vecchie categorie”.
OPENING
28 Giugno dalle 18:00 alle 22.00
Inaugurazione della Mostra
a cura di Francesco Poroli con la presenza dell'artista Javier Jaén
Ingresso libero e gratuito
a seguire, alle 20.00
Talk dell'artista Javier Jaén
Ingresso gratuito ma su prenotazione
Firmacopie monografia
"Greetings from Javier Jaén Studio"
alle 17.00 Cinema Odeon
Vicenza - Corso Andrea Palladio, 176
ILLUSTRISSIMO
dal 28/06/24 al 27/10/24
Gallerie d'Italia
Contrà Santa Corona, 25
Vicenza
Orari
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00
(ultima entrata 17.30)
Ingresso con biglietto unico Illustri Festival
Aperture straordinarie
Sabato 29 Giugno 2024 fino alle 20.00
Javier Jaén, barcellonese classe ’83, studia Grafica e Belle Arti a Barcellona, New York e Budapest. La sua attività professionale si concentra su illustrazioni editoriali, copertine di libri e comunicazioni culturali per le pubblicazioni e le istituzioni più famose al mondo, tra cui The New York Times, The New Yorker, The Washington Post, Time, Harvard University, National Geographic, El País, Penguin Random House, Vueling Airlines e UNESCO.
Il suo è un linguaggio simbolico e giocoso, che cerca scenari narrativi ed estetici legati all’esperienza quotidiana.
“Il mio lavoro principale è la traduzione. Traduco concetti e storie in immagini. Per il mio lavoro utilizzo come ingredienti il graphic design, l'illustrazione e la fotografia, anche se non mi sento affatto un grafico, un illustratore o un fotografo. Sono solo discipline che mi aiutano a vestire le mie idee”.